Il “qui e ora” è un concetto tanto semplice quanto potente. Nella vita di ogni giorno quanto siamo realmente calati e presenti nel momento che stiamo vivendo? Quanto invece ci facciamo traportare dai ricordi, dalla malinconia per ciò che non c’è più, e dalle aspettative nei confronti di un futuro che deve ancora arrivare? È un modo di stare nel mondo così comune e di cui siamo così spesso ignari da non renderci neanche conto di quale impatto abbia sulle nostre vite.
Segui il flusso perché tutto passa
Poco tempo fa ascoltando la presentazione di un libro veramente prezioso, “Tokyo tutto l’anno” di Laura Imai Messina (che consiglio caldamente) mi ha colpito il momento in cui l’autrice parlava del modo in cui i giapponesi stanno nel continuo cambiamento. Affermava infatti che in Giappone, e a Tokyo in particolare, c’è un “qui e ora costante”, un “solo adesso”. Questo porta inevitabilmente ad una sorta di esercizio alla consapevolezza del momento in quanto tutto passa. La scrittrice nel suo libro usa come filo conduttore le tradizioni che sono per l’appunto specchio di tutto ciò che passa e se ne va: cadono solo un certo giorno, in un certo periodo dell’anno. “Questa velocità e fugacità da un lato può dispiacere ma ci insegna a lasciare che tutto accada, la realtà non si può fermare, e ciò che possiamo fare per apprezzarla e viverla con consapevolezza è abituarci a seguirne il flusso”. Il modo di vivere una città unica come Tokyo diventa quindi metafora di un modo altro di stare nella vita: “rendere costante l’esperienza della meraviglia”. La città infatti, secondo Laura Imai Messina, è un esercizio costante di valorizzazione del momento.
Vivere il momento come esercizio costante
Ogni giorno è un allenarsi a lasciar andare ciò che è stato, doloroso o piacevole che sia, a non ostinarsi a rivangare il passato, confrontandolo con ciò che ora abbiamo o non abbiamo. Allo stesso modo è un esercizio a non farsi trascinare da ciò che ancora non è accaduto. Una pratica all’ancorarci al momento presente e all’ascolto, anche se non sempre ciò che ci accorgeremo di provare sarà positivo.
Come cominciare ad avere una nuova attitudine mentale nei confronti della realtà che ci circonda?
- Vivi nel momento in modo intenzionale
Essendo qualcosa che non ci viene spontaneo dobbiamo imporci di stare nel qui e ora con intenzionalità, ponendo la nostra attenzione in modo consapevole e non giudicante.
- Pratica il non fare
Una delle cose più difficili è semplicemente essere, senza dover fare. Se ci pensi quanto spesso ti capita di non fare veramente qualcosa? Nei cosiddetti “momenti morti” siamo costantemente portati a distrarci con qualcosa, a riempirli per non stare troppo con noi stessi.
- Lascia che le cose siano esattamente così come sono
Non fare implica anche autorizzarsi ad accettare le cose così come sono senza cercare di cambiare nulla. Non si tratta di rassegnazione ma di accettazione (ho scritto un articolo a riguardo che puoi trovare qui).
- Sii costante e sistematico
Essere presente nel qui e ora richiede una pratica regolare per poter diventare parte di noi e aiutarci ad essere sempre più consapevoli di ciò che viviamo momento per momento.
Togli il pilota automatico
Per poter cambiare modo di stare nella vita dobbiamo smettere di vivere in modo meccanico, senza praticamente renderci conto di ciò che stiamo facendo o stiamo vivendo. Basterà fermarci un istante ad osservarci per accorgerci di quante cose che fanno parte della nostra quotidianità svolgiamo in modo automatico, senza prestarci attenzione. La nostra mente è portata a distrarsi costantemente, a vagare, scivolando in pensieri o fantasie. Se senti che hai bisogno di vivere con maggior consapevolezza inizia dai piccoli gesti per esercitarti ad essere più presente e vedrai che con il tempo riuscirai a permetterti di essere dove sei e di familiarizzare con la tua esperienza, momento per momento (se ti interessa approfondire l’argomento ti consiglio di leggere “Vivere momento per momento” di Jon Kabat-Zinn).
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