Ormai l’abbiamo capito: questo Natale sarà diverso da tutti gli altri. Pranzi interminabili, cenoni, ritrovi, scambi di regali, baci e abbracci. Quest’anno molte di queste cose non ci saranno. Per alcuni, quelli che da sempre non amano particolarmente il Natale, sarà quasi un sollievo potersene sottrarre senza dover dare troppe spiegazioni, per altri invece significherà non poter vedere i propri familiari e i propri affetti. È un’altra occasione che il 2020 ci mette di fronte per affrontare l’incertezza e la mancanza, ma allo stesso per riflettere, perché ogni esperienza non sia fine a se stessa.
L’ambivalenza nei confronti del Natale, e delle festività in generale, c’è sempre stata. Non a caso il mio primissimo articolo “Natale: tra incubo e piacevolezza” trattava proprio di questo. Accanto infatti alla gioia di trascorrere il tempo con le persone a cui vogliamo bene, c’è spesso il sentirsi in dovere di rispettare tradizioni che non sempre corrispondono a ciò che veramente vorremmo fare. Potremmo, ad esempio, sentirci obbligati a stare con chi non ne avremmo voglia e a rispondere a domande che eviteremmo volentieri.
Quest’anno più che mai, stando nella limitatezza delle norme da rispettare, abbiamo la possibilità di riflettere e di chiederci cosa è veramente importante per noi. Porci questa domanda potrebbe essere proprio il punto da cui cominciare per tornare all’essenziale, recuperare ciò che sentiamo più affine e lasciar andare ciò che non desideriamo. Spesso i rituali o i simboli legati al Natale e alle festività dicono molto di noi e potremmo quindi riadattarli alle circostanze e renderli più autentici.
Da dove cominciare?
- Godiamoci le piccole cose
Questo è diventato ormai un mantra per superare i momenti in cui abbiamo l’impressione di dover rinunciare a tante, troppe, cose. C’è sempre quella piccola cosa che possiamo fare o pensare per prenderci cura di noi e di chi amiamo. Mettere in casa quella particolare decorazione, magari non tanto bella ma che ci ricorda qualcuno di speciale, passare più tempo in cucina per prepararci qualcosa di buono, leggere un libro, accenderci una candela, fare colazione lentamente.
- Non dobbiamo rendere conto a nessuno se non a noi stessi
Non c’è bisogno di sfarzo, di ostentare per impressionare qualcuno, di dare una certa immagine di noi. Così sia nel decorare la nostra casa, nel prepararci, nel pensare a cosa cucinare, non dobbiamo rendere conto a nessuno se non a noi stessi. Cosa ci piace? Cosa vogliamo quest’anno per noi?
- Stiamo solo con chi abbiamo il piacere di stare
Le forzature ci portano a sentirci a disagio, inadeguati e fuori luogo. Quest’anno possiamo anche domandarci chi abbiamo il desiderio di sentire, anche solo con una videochiamata, un messaggio, una foto. Per sentirci un po’ meno lontani ma comunque non soli e con le persone che vogliamo nella nostra vita.
- Parola d’ordine: rallentare
Spesso i giorni natalizi sono quelli più frenetici. Bisogna comprare i regali dell’ultimo minuto, gli ingredienti per quella ricetta, studiare a tavolino gli spostamenti e gli incastri per vedere tutti e non scontentare nessuno. Ora abbiamo l’occasione di rallentare e forse di goderci un po’ di più quei giorni che solitamente passano troppo in fretta.
- Introduciamo nuove tradizioni che rispecchino maggiormente i nostri desideri
Se le solite tradizioni non possono, a causa della situazione attuale, essere rispettate perché non provare a crearne di nuove o a riadattare quelle abituali? Potrebbe essere cucinare qualcosa di particolare, vedere un certo film, fare qualcosa di manuale da regalare, studiare. Le alternative, se riusciamo ad essere flessibili, sono davvero tante.
Ognuno di noi vivrà questo Natale a modo suo, non c’è un modo sbagliato o un modo giusto. L’importante, così come lo è per ogni giorno, è farlo chiedendoci cosa vogliamo davvero e cogliendo ogni difficoltà ed imprevisto come opportunità per sperimentarci e per scoprire che ogni esperienza è comunque un insegnamento.
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Anni passati a festeggiare il Natale girando tra un parente e l’altro come una trottola. Tanti i momenti felici, ma anche molti KO.
Quest’anno non ho dubbi che sarà un Natale decisamente sotto tono eppure il fatto di poter rallentare mi solleva enormemente.
Punteró tutto sulle nuove tradizioni da creare e chissà che non riesca a trovare un nuovo equilibrio anche per i prossimi anni. Grazie dei consigli.
Grazie a te per le tue riflessioni