SONO LA VERSIONE MIGLIORE DI ME STESSO/A?

da | Ago 10, 2020 | Crescita personale

Quante volte capita di desiderare di essere diversi da ciò che siamo…più simpatici, più brillanti, più di successo? Ci sentiamo insoddisfatti, non all’altezza delle situazioni o allo stesso livello degli altri (che ai nostri occhi sembrano avere sempre qualcosa in più). È un circolo vizioso che alla lunga diventa logorante perché porta a svalutarci e a non cogliere le occasioni che ci possono capitare, nella convinzione di essere in ogni caso destinati al fallimento. Come uscirne? La risposta che mi sono data è in un’altra domanda: “sono la versione migliore di me stesso?

Nell’eterna battaglia con noi stessi non ci diamo pace perché vorremmo cambiare ma allo stesso tempo sappiamo che alcune nostre caratteristiche non si possono snaturare. La voglia di migliorarsi, di evolvere e di non restare statici è un motore fondamentale ma diventa controproducente quando ci poniamo degli obiettivi poco realistici e irraggiungibili che, come in una profezia che si auto-avvera, sono destinati a farci percepire come falliti e perdenti.

Impariamo a volerci un po’ più bene

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Apprezzarci per come siamo non è affatto facile. Soprattutto per chi è abituato ad essere molto critico nei confronti di se stesso (ho scritto un articolo a riguardo che puoi trovare qui) sarà sempre più facile vedere ciò in cui è mancante rispetto ai propri punti di forza e qualità. Il fatto che non venga spontaneo e naturale però non deve scoraggiare, si tratta di un esercizio continuo e di un lavoro su di sé che solo nel tempo dà i suoi frutti e porta ad avere un atteggiamento diverso e meno severo nei propri confronti. A furia di pensare di dover essere straordinari o vincenti in qualsiasi confronto è inevitabile abituarsi a percepirsi come inadeguati e provare frustrazione.

Chiedersi “sono la versione migliore di me stesso?” dà la possibilità di cambiare prospettiva uscendo dal confronto con l’altro e spostando completamente il focus dall’esterno verso se stessi. Un buon inizio è proprio quello di riflettere su quali siano le proprie qualità, non banalizzandole ma diventandone pienamente consapevoli. Alimentare il desiderio di conoscersi senza volersi snaturare per essere diversi da ciò che si è, protegge da quella tendenza all’autosabotaggio che ci porta a porre l’asticella troppo in alto o ad ispirarci a modelli distanti da ciò che siamo. Tendenza che non fa altro che mantenere vivo il senso di inadeguatezza e insoddisfazione.

Non affezioniamoci troppo alle convinzioni che abbiamo su noi stessi

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Sempre nell’ottica di essere la versione migliore di se stessi, è importante iniziare a guardarsi davvero eliminando il più possibile quei filtri dati dalle convinzioni che abbiamo su di noi e con cui ci siamo abituati a definirci. “Sono pigro, non sono intelligente, non sono abbastanza sveglio/a”, sono tutte idee che per primi ci creiamo e che, continuando a ripeterci, finiamo col credere siano vere e che corrispondano a realtà. Per questo motivo finiamo con l’evitare quelle situazioni che potrebbero rappresentare delle opportunità ma per cui non ci sentiamo all’altezza. Come un cane che si morde la coda ci forniamo conferme di quelle stesse convinzioni. Mettersi in discussione, uscendo dalla propria confort zone, e pensare di poterci almeno provare ci mette in tutt’altra disposizione verso noi stessi e ciò che ci circonda. C’è sempre la possibilità che le cose non vadano come vorremmo ma precludersi anche la possibilità di provarci è fatalmente bloccante.

E allora credo valga sempre e comunque la pena provarci, investendo su noi stessi a partire da ciò che siamo abbandonando quei circoli viziosi controproducenti e logoranti.

Sulla mia pagina facebook pubblico contenuti che spero possano offrire spunti di riflessione e di arricchimento, se ancora non mi segui basta cliccare qui.

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