Il rapporto con il nostro corpo è da sempre uno dei più complessi ed articolati perché coinvolge numerosi piani, non solo strettamente estetici e fisici ma anche più legati alla sfera emotiva e psicologica. Stare bene nella nostra pelle può non risultare così semplice e spontaneo e non c’è nulla di male in questo. L’importante però è non dare per scontato che dovrà essere sempre così, c’è sempre qualcosa che possiamo fare per stare meglio con noi stessi da qualsiasi punto di vista. Non dobbiamo pensare di dover accettare passivamente il nostro senso di insoddisfazione o inadeguatezza.
Stare bene nella nostra pelle non significa arrivare a soddisfare tutti quei canoni estetici che riteniamo essenziali per poterci guardare allo specchio e ritenerci soddisfatti; vuol dire imparare ad accettare ciò che siamo e a sentire che abbiamo un valore nonostante le nostre imperfezioni e ciò che nostro malgrado non riusciremo mai ad essere.
Spesso, soprattutto oggi che i social ci rendono accessibili molte più figure a cui vorremmo assomigliare, ci poniamo obiettivi irrealizzabili o che vanno contro il nostro stesso benessere. Quando vorremmo essere diversi da ciò che siamo, tendiamo ad eclissare tutto ciò che di positivo possediamo e la nostra attenzione si focalizza su tutto ciò che non abbiamo. Ecco quindi che ci sentiamo mancanti, perché non siamo abbastanza magri, tonici, alti, belli, e guardandoci vedremo un’immagine distorta di noi che non è all’altezza perché non possiede certi requisiti. In questo circolo di frustrazione o tenderemo verso un ideale irraggiungibile, in quanto distante dalla realtà, o assumeremo un atteggiamento passivo che ci porterà a non investire su noi stessi perché tanto non potremo mai essere come vorremmo.
Come uscire dal loop di pensieri negativi e squalificanti per imparare a vivere un po’ meglio nella nostra pelle?
1.Accettiamoci
Il primo passo è il più gettonato e apparentemente scontato, eppure da sempre il più efficace. L’accettazione permette di assumere un atteggiamento diverso nei propri confronti, che non parte da un giudizio, e che ci rende in grado di guardarci con un po’ più di benevolenza. Accettarci non significa farci andare bene il modo in cui siamo, potremo comunque desiderare dei cambiamenti, ma farci guidare dall’amore nei nostri stessi confronti e non dall’odio e dalla rabbia per ciò che siamo.
2. Non mettiamo l’asticella troppo in alto
Il desiderio di essere diversi da ciò che siamo spesso nasce dal confronto con gli altri, che ci sembrano migliori e quasi perfetti. Partiamo però dal presupposto che nella vita di tutti i giorni, così come sui social, ognuno sceglie cosa mostrare ed è normale essere portati a mostrare il proprio lato migliore. Aspirare ad essere come una certa persona non porterà niente di buono proprio perché è un’idea che non corrisponde alla realtà. Per poterci sentire soddisfatti di noi stessi dobbiamo quindi porci degli obiettivi che siano realizzabili altrimenti andremo solo ad alimentare il nostro senso di insoddisfazione.
3. Miglioriamoci ma con le modalità che ci fanno bene
Se non siamo soddisfatti dell’immagine che ci rimanda lo specchio non significa che dobbiamo ricorrere a rigide diete o ad estenuanti e noiose sessioni in palestra. Ci sono tanti modi salutari con cui possiamo prenderci cura di noi stessi e del nostro corpo amandolo e non cercando di attaccarlo in ogni modo. Spesso le abitudini alimentari sbagliate nascono da un rapporto complesso col cibo che viene visto come nemico e non come nutrimento. Ecco allora che un buon modo per recuperare una nuova serenità da questo punto di vista può essere il mindful eating (ne parlo in questo articolo qui). Allo stesso modo anche lo sport non è solo un modo per bruciare calorie ma un’occasione per riconnettersi con se stessi, nel modo che sentiamo più affine a noi. Togliamoci qualsiasi pregiudizio nei confronti dell’attività fisica ed incuriosiamoci, mettiamoci alla prova per scoprire quella che sentiamo più stimolante al di là della funzione che le attribuiamo, per scoprirne la piacevolezza.
4. Siamo tolleranti nei nostri confronti
Se decidiamo di intraprendere un percorso di cambiamento potremmo non avere sempre quella motivazione che ci fa procedere come vorremmo. Potremmo sbagliare, non essere all’altezza di ciò che ci eravamo prefissati ma questo non significa fallire. Ci sono giorni in cui siamo svogliati e va bene così, non è tutto perso, il giorno dopo andrà meglio.
5. Facciamoci aiutare senza vergognarci
In base alla situazione che stiamo vivendo non dobbiamo temere di chiedere aiuto. Potremmo parlare delle nostre difficoltà con chi ci sta vicino per riuscire ad essere più motivati nel perseguire i nostri obiettivi. Spesso la semplice condivisione diventa motore di cambiamento. Se sentiamo che questo non è sufficiente possiamo anche rivolgerci ad un professionista, non perché ci sia qualcosa di sbagliato in noi, ma poter apprendere nuovi strumenti da poter usare lungo il nostro percorso.
La nostra pelle è l’unica che abbiamo e proprio per questo vale sempre la pena starci nel modo più sereno possibile. Spesso non apprezziamo abbastanza il nostro corpo, che funziona e ci permette di vivere la vita di ogni giorno, di camminare, di vedere e di sentire. Se qualcosa non ci fa stare bene partiamo da ciò che per amore per noi stessi vorremmo cambiare e non dall’odio per qualcosa che vorremmo fosse diverso. L’intenzione e le emozioni che la accompagnano fanno la differenza.
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